In Kenya, solo il 23% della popolazione rurale è collegata ad una rete elettrica. La maggior parte delle persone non può infatti permettersi di pagare la corrente mensilmente. Per questo, moltissime famiglie dipendono dalla biomassa tradizionale per avere energia, tra cui il legno e il carbone per cucinare e il kerosene per l’illuminazione.
L’uso prolungato di queste risorse ha però un impatto gravissimo sia sull’ambiente che sulla salute. Più in generale, nell’Africa Sub-Sahariana il kerosene giornaliero usato per l’illuminazione, corrisponde più o meno a 1.7 milioni di barili di petrolio al giorno, più di quanto produca la Libia. Nell’Africa dell’est, più del 76% della popolazione non ha accesso all’elettricità e le persone arrivano a spendere anche il 20% dell’intero budget mensile familiare per comprare il kerosene. Questi dati non sono così diversi per il resto del continente. Tutta questa situazione va senza dubbio amplificata a causa del COVID-19 che, come nel resto del mondo, ha costretto a casa moltissime persone.
Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ha stimato la spesa mensile per il kerosene in Kenya di circa 24 milioni di dollari. Aggiungendo che, se si dovesse eliminare completamente l’uso del kerosene, il costo sarebbe recuperato in solo sette mesi, con un risparmio di CO2 equivalente a togliere dalla strada 500,00 automobili di classe media.
Le lanterne a kerosene sono pericolosissime per la salute, soprattutto per i bambini che sono costretti a respirarne i fumi già da piccolissimi. Inoltre, la luce emanata non è così forte ed è alto il rischio d’incendio.
Ma un’alternative esiste e sono le lampade ad energia solare.
L’aumento della sensibilità verso l’ambiente e verso la salute sta rendendo le persone sempre più consapevoli della nocività del kerosene. Inoltre, la promozione di prodotti solari tra le varie zone rurali del paese è aumentata negli ultimi anni. Anche Karibujua si occupa della distribuzione delle lampade ad energie solare.
Dal 2016 è attiva la nostra campagna Light Up Your Africa, con più di 2400 lampade distribuite tra le comunità del Tana Delta, Mbulia Conservancy e Masai Mara. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione con l’azienda danese Little Sun, che ci fornisce le lampade direttamente da Nairobi.
Nonostante le problematiche di quest’anno e l’impossibilità di partire, vogliamo comunque portare la luce nelle case più buie del Kenya. Con una donazione sarà garantita per dieci ore consecutive la luce ad una famiglia nelle zone più povere del Masai Mara, che potrà continuare a svolgere le sue attività quotidiane anche dopo il tramonto, senza il rischio di ammalarsi e di inquinare irreversibilmente l’ambiente.
Il nostro studente DAKTA Abuswalee si occuperà personalmente della consegna durante le prime settimane di dicembre, vi verrà poi inviata una fotografia che potrete trasformare in un originale regalo di Natale. La lampada, infatti, potrà essere donata a vostro nome, oppure a nome della persona a cui volere regalare questo pensiero per Natale.
Una Little Sun per Natale è un piccolo gesto per cambiare delle vite.
Per sapere come procedere alla donazione scrivici per mail, tramite i nostri social Instagram e Facebook o scrivi al numero whatsapp: 3922535121.
Asante sana.
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